Lo sguardo fatto di poesia
e quella sua malinconia
e quella timidezza,
dava una tenerezza strana.
Dietro alle tende c'era lei
più consapevole che mai,
che si stava innamorando
senza sapere quando e come.
Mentre passava lo guardava
con il cuore impazzito:
se l'amore non è ricambiato
diventa follia.
E per la strada lo cercava
come fosse un bambino.
Se l'amore consuma vicino
è un amore che dura di meno,
ma l'amore ha bisogno di spazio,
l'amore respira,
l'amore va via.
Girano i giorni e il calendario
come dei grani di un rosario;
lei lo seguiva ancora
come la luna con l'aurora.
Come la luna tramontava
alla luce del giorno,
certi amori non hanno ritorno
ma non muoiono mai.
E nella notte lo vedeva
come fosse un miraggio.
Cercava di mettersi in viaggio,
raggiungerlo e fargli coraggio
ma l'amore ha bisogno di fiato:
l'amore respira,
l'amore va via.
E Marta conserva una fotografia,
Marta prepara un caffè,
Marta raccoglie i pensieri
e li tiene con sé.
Marta coltiva una rosa per lui,
Marta che vive a metà,
Marta che adesso sorride
e domani chissà.
Marta con tutto quel mare che c'è,
Marta che parla con Dio,
Marta che scivola piano
e si sente il fruscìo