Oggi arriva la posta
e domani c'è doppia razione.
Non sai quanto mi costa
aspettare notizie, pregando che siano buone.
Mi hanno dato una nuova coperta
e riusciamo anche a farci un discreto caffè.
Cinque centesimi, un foglio di carta;
sto bene e così spero di te.
Ta-pum……
Stanotte montavo di guardia
e ho visto una stella cadente.
Mi sembra ci fosse una lacrima
sul volto del signor tenente
e i crucchi cantavano piano
a trecento metri da me.
Vorrei che tu fossi vicino;
sto bene e così spero di te.
Ta-pum…..
La pioggia mi è entrata nel cuore
scendendo fino agli scarponi,
ma noi non abbiamo timore
dei lampi seguiti dai tuoni.
Ma quando mi sdraio per terra
con tutto quel fango che c'è,
io sogno finisca la guerra;
sto bene e così spero di te.
E sogno una nuova tradotta
riempita di commilitoni,
che mangiano pane e ricotta
e intonano vecchie canzoni.
E nell'ospedale da campo
i feriti che tornano in sé
e io che non sono più stanco,
sto bene e vengo da te.
Ta-pum……..
Ti lascio che arriva già il buio
e qui non si vede già più.
Salutami tutti e rispondi,
raccontami come stai tu.
C'è un coro che mormora piano
la più antica canzone che c'è.
Vorrei che tu fossi vicino;
sto bene e così spero di te.
Ta-pum……