Ho deciso così: domani parto, senza pensare nè a dove andare nè come farlo;
anni interi che io tribolo e te ne parlo, ma adesso madame e monsieur faccio bagaglio;
ed ai fra che lascio qua au revoir!
Mie novità, si sa, che poi vi scrivo come mi va;
ma ti prego b non mi chiedere del ritorno,
non so se sto via sempre O solo un giorno;
nello zaino ho cibi vari, le mappe dei mari;
ai cari lascio due righe e quattro danari;
poi mi spoglio di tutto quello che non mi serve;
è un viaggio verso l’ignoto come Verne.
Cerco sentieri non noti e poco battuti per ascoltare voci di uomini sconosciuti, e fonti dove poi l’anima si ricrea.
Mi chiamo Jhon questa è l’idea, si va….
Rit
Vado via da qui
Vado via da qui
E non voglio guardare indietro,
penso solo a andare per bruciare e strappare ogni divieto;
non mi basta più stare qua giù prigioniero, di un mondo schiavo del dio denaro;
credo davvero sia possibile te no?
Sto giro lo tento, eh si!
Punto cento, io no non mi pento;
il vento muove nuvole nell’alto, io sono solo in marcia,
il sole mi parla e provo a ascoltarlo.
E so che lo sai che non è facile,
partire può voler dire girare pagine;
però a volte è necessario, non è per fuggire ma per capire che prendo e che me ne vado;
quanto è vero che mi chiamano Zesh vado a est, poi verso west:
voglia pazza di vedere che c’è la fuori,
gioie e dolori, nuove canzoni, animi buoni e più vibrazioni. Ghyeah.