Firenze bella,
quando riposi placida e tranquilla,
il Campanil di Giotto è sentinella
e in ogni cuore accendi una scintilla.
Oggi per te, oh Firenze, col mio cantare,
come cantava il paggio sotto i veroni,
non vuoi sentir le musiche d'oltre mare
ma vuoi sentir soltanto le tue canzoni.
Oggi ritorni serra di mille fiori
mentre Boccaccio narra gli antichi amori.
Fior di verbena,
l'arco dell'ar l'è tutta porporina,
il menestrello canta la sua pena
a una bella madonna fiorentina.
Mentre lontano muoion le serenate
e la Maremma è tutta colori e fiori,
cantano ancor le rondini innamorate
e con i fiori sbocciano mille amori.
Fiesole si ridesta col primo sole
ma non si spegne l'eco delle mandole.
Oh Fiorentina,
è la tua bocca una sorgente arcana
cinta da una collana alabastrina,
sono assetato e cerco una fontana.
Firenze bella!