Vigilia di Natale,
un giorno come gli altri,
una tazza di latte caldo e
nessun regalo da scartare.
Auguri professore e
Felice anno nuovo,
d’un tratto un indecifrabile
imbarazzo colmava i suoi occhi.
Vigilia di Natale
e i cori polifonici
trainati dal vento,
sii laudato o mio signore.
Gli addobbi per le strade,
i presepi viventi,
d’un tratto un senso di sconforto
misto a frustrazione, colmava i suoi occhi.
Ed avrebbe voluto
trovare al suo fianco
una compagna premurosa
e amabile.
Ed avrebbe voluto
sentire il calore
di un altro corpo sotto
le coperte.
Vigilia di Natale,
un albero spoglio,
uno sguardo fugace a
vecchi testi di filosofia.
Auguri professore e
felice anno nuovo
d’un tratto uno spietato senso
d’insoddisfazione colmava i suoi occhi.
Ed avrebbe voluto
trovare al suo fianco
una compagna premurosa
e amabile.
Ed avrebbe voluto
sentire il calore
di un altro corpo sotto
le coperte.