NELLA GRANDE TARTARUGA
CON I TETTI A SCAGLIE GRIGIE
SI RINCORRONO GLI ODORI, I COLORI E LE PUTTANE
NEL GRAN VENTRE DEL PAESE CI SON POSTI CHE
SONO STRANI, CERTE VOLTE ANCHE PER ME
SULLA STRADA CHE VA AL PORTO
DOPO UN' ARCO C'È UNA PIAZZA
SEMPRE PIENA DI BAMBINI
QUALCHE GATTO IO VO' COMPRAR.
TRA UN NEGOZIO DI BOTTONI E UN TIZIO CHE SI FA
C'È UN UFFICIO SENZA TARGA E SENZA ETÀ
ED È L'UFFICIO DELLE COSE PERDUTE,
QUELLE CHE SON' SPARITE
IN FONDO A QUALCHE MOMENTO CHIUSO
ED È L'UFFICIO PIENO
DI VECCHIE CIANFRUSAGLIE
DI GIORNI POCO USATI
E DI CANDELINE DI UN'ALTRA ETÀ
SONO ANDATO LÍ A CERCACE
I CAPPELLI CHE HO PERDUTO,
IL SORRISO DI MIO PADRE
ED IL CANTO DI UN'AMICO
VOGLIO INDIETRO IMIEI VENT'ANNI
E LE SPERANZE IN PIÙ
VOGLIO L'ALBERO DEI COME E DEI PERCHE
MA DENTRO QUEL MOMENTO
NON C'È NEL MIO GIARDINO
L'ALBERO CHE HO PIANTATO
QUALCHE ANNO FÀ, E PER SEMPRE
MA, NEL UFFICIO DELLE COSE PERDUTE, DEVO
IN CAMBIO DEI VENT'ANNI,
RIDARE TUTTO, TUTTO QUELLO CHE HO
E RITORNO PIANO A CASA
CON LE RUGHE ED I PENSIERI,
LASCIO LÍ I MIEI VENT'ANNI,
I CAPPELLI, E I SOGNI IN PIÙ
MI VA BENE RIMANERE CON QUELLO CHE HO:
TORNO A CASA, APRO LA PORTA
E CI SEI TU.
E CI SEI TU.
E CI SEI TU.