Brufolazzi, tapparella giu'
e poltiglia piu' ascella purificata:
ti ricordi che meraviglia la festa delle medie?
"Tu non vieni".
Non importa, sai, ci avevo judo.
Ma se serve vi porto i dischi
cosi' potrete ballare i lenti,
"Porta pure ma non entri".
Ma perche' siete cosi'?
Io che credevo, io che speravo.
Partecipero', mi autoinvitero', dannata feste delle medie.
Mi presento: burp, haha, ciao ragazzi.
Faccio un vento e gli cambio il clima,
temporeggio bevendo spuma;
chiedo fonzi e mi danno avanzi. Cristo, perche'?
Parapiglia: scatta il gioco della bottiglia.
Se avro' culo potro'
"Tu non giochi"
baciare
"Abbiam fatto le squadre prima"
palpare
"Ma se aspetti fra un po' finiamo"
amare.
Si' va be' pero' poi balliamo,
"Non ci rompere i coglioni".
Sul piatto gira un geghege',
danzo da solo e me ne vanto.
Fantastico zimbello, io.
Non consumero', non deglutiro'
questa amarissima aranciata.
No, invitato no; niente fonzi no;
sul bicchiere no, niente nome ho.
Ballo lento ho, ballo forte no,
la bottiglia no, gioco scopa no.
Amicizia no, cortesia no,
convenienza no, ampio parcheggio no.
Basta.
Questa festa e' insoddisfacente,
ma ne ho un'altra nella mia mente.
Una festa molto particolare
dove saranno invitati tutti:
molti amici, molti nemici e anche Panino.
Forza, Panino